E’ stato un bel allenamento. Belle le cartine, belle le gare, bella la compagnia e belli i posti. Come al solito Asiago non delude. Torno però un po’ deluso dalla mia prestazione di domenica. E’ vero che ho partecipato all’Highlands Open solo per allenarmi in vista della 24 OL (e poi i posti meritano veramente) ma una giornata disastrosa come quella di ieri mi fa preoccupare. Un’assoluta mancanza di concentrazione e le lanterne azzeccate ora le conto con le dita di una sola mano (su 20 sono un po’ pochino…). Anche Sabato avevo commesso un grosso errore alla 7° lanterna di quasi 11 minuti, però il resto della gara era andato benino e fisicamente non ero in uno stato pietoso come l’ultimo mese. Riguardando il mio percorso su Quick Route ho scoperto che ero a meno di dieci metri dalla lanterna e non l’ ho vista! Ho commesso subito una cavolata alla prima e poi altre imprecisioni, ma considerando la tecnicità della cartina alcuni errori ci stavano. Dopo la lunga pascolata alla 7 tutto è andato abbastanza liscio e sono riuscito a recuperare e staccare Remo e Eric (che erano partiti 10 e 12 minuti dopo di me!!). Fisicamente ero quasi riuscito a stare davanti a Eric nella lunga tratta in salita e i successivi tempi parziali sono stato quasi in linea con i più bravi, e quindi sommando il tutto non ero scontento. La grossa delusione è arrivata ieri: errori sul punto alla 2 – 3 – 4 e scelta di percorso disastrosa per andare alla 5. Errore da principiante alla 9 e (a gara oramai buttata via) decido di ricercare solo un allenamento, con scelte lontane dai grossi sentieri. E qui ho messo la ciliegina sulla torta: invece di fare 11 – 12 – 13 faccio il giro inverso rischiando di mandare fuori percorso anche Baroni. Mi tocca rifare un sacco di dislivello in più. Qui mi do la mano da solo e dico:”Oscar i miei complimenti!”. Deluso mi trascino alle successive lanterne (ovviamente compiendo ulteriori errori) e un po’ stanco finisco la giornata al campo gara cercando di fotografare gli arrivi. Resta comunque un piacevole week end e la voglia di ritornarci l’anno prossimo (magari un po’ più concentrati…) e …resta il mistero della “donna invisibile” che ha spontaneamente aperto un dibattito tra alcuni atleti nel post gara. Sembra che si sia udito qualche “bip” di troppo. Forse hanno inventato una si-card di ultima generazione: velocissima, che permette l’uscita dal punto senza nemmeno essere visti!
2 commenti:
SI CARD telecomandata... interessante, ultima generazione... basta saperla telecomandare bene...
Appunto... saperla telecomandare BENE :-)
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