lunedì 25 maggio 2009

24 OL










E’ stata una gran fatica ma anche quest’anno ne è valsa la pena. Gran compagnia, tempo ottimo e il panorama era di un verde spettacolare. La formula di gara era leggermente diversa dalla mia prima edizione in svizzera e questo ci ha creato dei problemi riguardo alle tattiche di gara. Formula che è stata bocciata da tutti i componenti delle nostre due squadre. In pratica molte squadre si sono trovate costrette a “rallentare” un componente della staffetta per farlo arrivare alle ore 20 precise al cambio per non rischiare di far correre al successivo un percorso long al posto di un corto (e alla fine conta solo il numero dei percorsi compiuti regolarmente). Comica la situazione di Fabrizio che quasi stava andando a farsi la doccia prima di dare il cambio a Alessandro. Purtroppo il momento in cui tutti devono obbligatoriamente affrontare i due percorsi “serali” lo si conosce troppo tardi e questo compromette la tattica di molte squadre, soprattutto quelle di media classifica che non riusciranno mai a compiere tutti i percorsi e devono scegliere quali scartare. Un altro aspetto negativo che adesso mi viene in mente è che abbiamo usato tutti la stessa cartina per tutti i percorsi. In Svizzera non mi ricordo di aver punzonato la stessa lanterna due volte e i percorsi “ruotavano” intorno al centro gara che era posizionato in una grandissima cartina. Qui a Kothnitz sono passato dallo stesso punto ben tre volte e attaccandolo sempre dallo stesso sentiero.
A parte questi inconvenienti è filato tutto liscio. L’arrivo in serata con una temperatura di 12 gradi ci ha fatto capire che la notte sarebbe stata ancora più fredda. Ottima la cena nel paesino dove abbiamo rischiato di non trovare più locali aperti dato che non sono abituati a certi arrivi di numerosi stranieri affamati (erano neanche le 21:00…) Abbiamo offerto da bere a due simpaticoni che su nostra richiesta ci hanno lasciato il loro tavolo per permetterci di unirci tutti e dodici. Poco dopo abbiamo assistito al concerto rock proprio al centro gara che è finito ben più tardi di mezzanotte preventivata. La maggior parte della gente beveva mooolta birra e più che ballare “saltava” (parole sacrosante di Mary) ma sapevamo che il mattino dopo si sarebbero presentati comunque in gran forma. Io ho smesso di ballare questa musica e ora sono anni che ballo solo latino americano, però i pezzi suonati da questo gruppo mi piacevano molto (i pezzi internazionali…altri mi sembravano…che ne so come un Van De Sfross locale) e mi è sembrato che suonassero davvero bene. Il tempo di montare le ultime due tende e poi tutti a nanna.
I componenti delle due squadre StankAlBuio erano questi:

Fabrizio Iozzi
Alessandro Dipace
Stefano Gottardi
Oscar Galimberti
Alessandra Gariboldi
Roberta Colombo

Christopher Gallo
Massimo Guidi
Maria Chiara Crippa
Luca Battistoni
Matteo Cazzaniga
Daniela Putzu

La mia squadra aveva l’incognita Roberta che mancava di esperienza e non aveva mai corso di notte. Infatti ha scombussolato i nostri piani. Quando pensavamo che andasse bene, arrivava con 25 minuti in ritardo e quando invece abbiamo ipotizzato che andasse piano… correva anche troppo forte! In classifica generale le nostre due squadre erano staccate di pochissimo fino ai “Twilight” e dopo questi la nostra scelta dei percorsi ha pagato. Roberta ha compiuto una gran frazione notturna (sorprendendo anche Fabrizio che è mancato al cambio per un paio di minuti) ed il distacco è salito di molto. Gli ultimi quattro percorsi li abbiamo corsi con una scelta azzardata ma che alla fine per pochi minuti Alessandra è riuscita a concludere il suo prima dello scadere del “final countdown”, permettendoci di arrivare 49° (in realtà sarebbe stato meglio che avesse perso 4 minuti per consentirci di perdere una posizione e arrivare al 50° posto…dato che saremmo stati stranamente premiati!). Abbiamo percorso meno km. della passata edizione però mi è sembrata più faticosa. A prima vista le cartine sembravano semplici, ma i tagli di bosco hanno creato più di un problema a tutti e anche i componenti della squadra Sud Tirolese hanno compiuto degli errori. I verdi erano verdi sul serio e certe volte era una pazzia cercare di tagliare con il rischio di non sapere più dove si era sbucati, dato che tutto sembrava uguale. Le numerose torrette potevano aiutare quando sapevi dov’eri, ma quando mi sono perso in un paio di occasioni invece di aiutarmi mi hanno creato un po’ di panico. Devo dire che lo spirito della staffetta a 6 ti permette di dare fondo a tutte le ultime energie perché sai che i tuoi compagni stanno in trepida attesa, e penso che tutti siano stati all’altezza delle aspettative, proprie e dei compagni. Anche chi era un po’ scettico riguardo alla propria partecipazione… alla fine so che ne è rimasto contento! Forse però non abbiamo utilizzato pienamente il potenziale del Dipa, sempre costretto per strategie di gara a correre i corti. La squadra StankAlBuio 2 ha pagato le fatiche finali ma andando comunque forte. Ora vedremo a freddo quanto abbiamo sforato sulle previsioni di Stefano riguardo ad una ipotetica tabella di marcia.
I sud Tirolesi sono andati fortissimi e solo per quattro minuti non sono riusciti a concludere l’ultimo percorso con Christine, che avrebbe consentito loro di arrivare forse nei dieci. Un grazie ai miei compagni di questa bella, anche se lontana, trasferta e spero che anche voi siate rimasti soddisfatti di questa partecipazione, stanchi ma soddisfatti.
Ora mi aspetta Varena, bellissimo luogo dove ho fatto numerose vacanze da ragazzo. Per chi ci sarà ci si vede nella bella Val di Fiemme.

lunedì 18 maggio 2009

Asiago



E’ stato un bel allenamento. Belle le cartine, belle le gare, bella la compagnia e belli i posti. Come al solito Asiago non delude. Torno però un po’ deluso dalla mia prestazione di domenica. E’ vero che ho partecipato all’Highlands Open solo per allenarmi in vista della 24 OL (e poi i posti meritano veramente) ma una giornata disastrosa come quella di ieri mi fa preoccupare. Un’assoluta mancanza di concentrazione e le lanterne azzeccate ora le conto con le dita di una sola mano (su 20 sono un po’ pochino…). Anche Sabato avevo commesso un grosso errore alla 7° lanterna di quasi 11 minuti, però il resto della gara era andato benino e fisicamente non ero in uno stato pietoso come l’ultimo mese. Riguardando il mio percorso su Quick Route ho scoperto che ero a meno di dieci metri dalla lanterna e non l’ ho vista! Ho commesso subito una cavolata alla prima e poi altre imprecisioni, ma considerando la tecnicità della cartina alcuni errori ci stavano. Dopo la lunga pascolata alla 7 tutto è andato abbastanza liscio e sono riuscito a recuperare e staccare Remo e Eric (che erano partiti 10 e 12 minuti dopo di me!!). Fisicamente ero quasi riuscito a stare davanti a Eric nella lunga tratta in salita e i successivi tempi parziali sono stato quasi in linea con i più bravi, e quindi sommando il tutto non ero scontento. La grossa delusione è arrivata ieri: errori sul punto alla 2 – 3 – 4 e scelta di percorso disastrosa per andare alla 5. Errore da principiante alla 9 e (a gara oramai buttata via) decido di ricercare solo un allenamento, con scelte lontane dai grossi sentieri. E qui ho messo la ciliegina sulla torta: invece di fare 11 – 12 – 13 faccio il giro inverso rischiando di mandare fuori percorso anche Baroni. Mi tocca rifare un sacco di dislivello in più. Qui mi do la mano da solo e dico:”Oscar i miei complimenti!”. Deluso mi trascino alle successive lanterne (ovviamente compiendo ulteriori errori) e un po’ stanco finisco la giornata al campo gara cercando di fotografare gli arrivi. Resta comunque un piacevole week end e la voglia di ritornarci l’anno prossimo (magari un po’ più concentrati…) e …resta il mistero della “donna invisibile” che ha spontaneamente aperto un dibattito tra alcuni atleti nel post gara. Sembra che si sia udito qualche “bip” di troppo. Forse hanno inventato una si-card di ultima generazione: velocissima, che permette l’uscita dal punto senza nemmeno essere visti!

giovedì 14 maggio 2009

Faiallo


Una bella giornata e un’occasione persa. Su un terreno non facile, domenica al Faiallo si è svolta la prova del Trofeo Lombardia e Trofeo interregionale. Non mi sono mai trovato a mio agio sulle cartine liguri ma questa volta pur essendo caduto in vari errori mi consolo perché non sono stato l’unico. La gara è stata bella e le medie generali sono state abbastanza lente. Solo Michele C. è “volato” a 5’ netti al kmsf. Stranamente alla prima lanterna ero primo e dove ho cercato di accelerare sono finito inesorabilmente nelle retrovie dei tempi parziali. Una scelta troppo sicura per andare alla 5 mi ha fatto allungare la strada parecchio. Altro tempo perso alla 7 ma per un errore di direzione e sorpresa andando alla 8: vedo in lontananza Alberto che stava per punzonare la lanterna (era partito 8 minuti prima di me…). Da qui in poi se fossi riuscito a tenerlo avrei vinto con largo margine, ed invece la gara è andata diversamente. Nella tratta 9-10 l’ho perso di vista per poi ritrovarlo in zona punto. Due tratte in salita e mi stacca ancora di parecchio. Un paio di errori miei e mi rimonta quasi 7 minuti in meno di 20 minuti di gara rimasta…20 minuti per lui, perché io ne ho impiegati molti di più! Mi mancano le energie per affrontare l’ultima lanterna in salita tutta in un fiato e alla fine mi ritrovo terzo a poco meno di 6 minuti da Eduard e a 17 secondi da Roberto Manelli!! Forse con un po’ più di convinzione e di concentrazione si poteva fare meglio, ma visto gli errori in cui sono incappati i miei amici-avversari sono rimasto contento, e se penso a quello che avevo combinato nelle ultime gare con due PM …domenica mi sono soddisfatto. Ora andrò alle due gare di Asiago senza grosse pretese, ma con il desiderio di ritornare a correre in quei bellissimi luoghi (speriamo nel sole…) e di allenarmi in vista della sospirata 24 OL in Germania. Martedì a Besana abbiamo fatto le prove in notturna con qualche lampada “Mila” e alcune lampade…chiamiamole “lanterne” perché l’intensità della luce è la stessa!! Troppa la differenza!

mercoledì 13 maggio 2009

"Non sono pazzo...sono Alto atesino!!"




Come annunciato Jonas ha rifatto il toro come l'anno scorso al Manghen! Questa volta con una, anzi due scritte sul petto e sulla schiena che naturalmente hanno attirato l'attenzione dei cameramen e dei due telecronisti. A me sembra che anche Ivan Basso abbia sorriso a questa esibizione. Un sacco di orientisti avranno tifato più per lui che per i ciclisti. Grande Jonas!!!

lunedì 4 maggio 2009

Regensburg - Alpe Adria




Dopo i campionati italiani dubitavo di trovare un posto all’altezza dell’altopiano dell’Argentario: un dubbio piacevolmente smentito dalla trasferta a Regensburg. L’Alpe Adria è stata una bella esperienza con tre gare veramente divertenti…una goduria per gli orientisti. Peccato per il mio ultimo PM…che mi stia Stephenizzando? Tanta fatica per nulla e con la coscienza sporca per un errore da principiante. Meno male che Alberto era in palla e ha salvato la situazione nella mia categoria. Da oggi in poi in gara prima il dovere poi il piacere. Tradotto: “prima punzona e poi bevi!”. Così non si rischia di saltare il punto spettacolo (spettacolo indecoroso nel mio caso!).Nel viaggio di ritorno il Dipa prendeva appunti, chiedendo cosa non avesse funzionato durante questa grande manifestazione, sia dal punto di vista organizzativo del comitato tedesco e sia cercando delle carenze nell’operato del CRL. Dal risultato è scaturito che sarà impossibile fare meglio nel 2010 (quando l’Alpe Adria darà organizzata in Lombardia) ma anche difficilissimo avvicinarsi a questo standard, dato che a noi mancano veramente i mezzi e le strutture messe a disposizione a Regensburg. Riguardo al CRL qualche punto debole è stato evidenziato (ma dico che è proprio per cercare il pelo nell’uovo…) e sarà il Dipa a parlarne in dovuta sede, così che questi piccoli errori servano come esperienza in futuro (per esempio la mancanza dei numeri dei nostri cellulari e le mail per organizzare il viaggio). Il mio giudizio complessivo alla fine è un “ottimo”, dalle gare alla splendida compagnia. Posti bellissimi, cartine e gare divertenti, siamo stati anche aiutati dal meteo, ed infine una gradita sorpresa sabato mattina con un’inaspettata festa del mio compleanno. Oltre al mio errore mi pesa un po’ sulla coscienza il fatto di essere partito prima dell’arrivo del Kaiser, di Fabrizio e di Paolo Mario….ma il mio compagno di viaggio era veramente stanco (ha degnamente portato a termine la sua gara con più di 21 kmsf, pur avendo un’ inadeguata preparazione a simili distanze! Grande!)