martedì 3 marzo 2009

Firenze




Week end a Firenze. Per il campionato sprint il mio fisico poteva sopportare la distanza di soli 4 km, anche se corsi tutti d’un fiato. Diverso è stato per la gara cittadina nel centro storico. Ho ancora dolori alle gambe e soprattutto alle ginocchia. E’ proprio vero che non si può improvvisare, anche se (sulla carta) le gare non sono state tremende. Qualcuno ha potuto prepararsi al meglio, durante questo rigido inverno, e ha tirato veramente fino all’ultimo metro, conscio del fatto che, avendo fatto una gara senza sbavature, se la sarebbe giocata sul filo dei secondi. Dal punto di vista orientistico mi sarei aspettato di più da queste due gare, ma oramai per il futuro mi adeguerò. Senza pretendere da queste gare alcuna difficoltà, mi resteranno in mente le parole di Marco: bisogna prenderle per quello che sono, e comunque sono un buon allenamento. Certo… guardando le cartine e il video di Remo viene da chiedersi se forse è stata migliore la sua scelta di andare in Germania, però mi sarei perso la gioia di Alberto al suo primo titolo, e che titolo!! Mica si è lasciato dietro quattro gatti (scusa Giorgio & family… non era un allusione a voi). Ora vorrei riprendere gli allenamenti, ma faccio fatica pure a camminare! Mi sa che continuerò a pigliare batoste. Già domenica a Cavallasca, dove le difficoltà saranno completamente diverse, si prospetta una dura gara.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, credo che la tua mente corra più delle gambe: mica potrai dire che sono state batoste! a meno che tu non ti senta improvvisamente un keniano... nella sprint hai lasciato indietro ottimi atleti e nella long sei subito dietro a me e Steve che siamo leggermente più veloci!

Galimba ha detto...

Le batoste sono fisiche!! Due giorni consecutivi mi hanno fatto male...spero di riuscire a recuperare per domenica

MatPaz ha detto...

tranquillo, sei un "animale da gara", in senso buono, sono sicuro che appena sentirai avvicinarsi il prossimo week-end il tuo fisico improvvisamente guarirà e starai correndo con una cartina in mano.