domenica 14 settembre 2008

Dedicata a Stegal


Un grazie enorme ai miei compagni di squadra, che mi hanno permesso di vincere il campionato italiano H35 a staffetta, ma questa favolosa medaglia la voglio dedicare a Stefano. Probabilmente la meritava come o più di me, però ha rinunciato in un momento in cui non si sentiva più "pronto" e per non compromettere un probabile risultato mi ha ceduto il posto. Se non fosse stato per lui non avrei vissuto questa indimenticabile giornata. Appena cominciata la mia frazione ho compiuto due grossi errori e mi sono sentito in colpa. Ho pensato a lui e ai miei altri compagni: tutta la fatica che avevano fatto e la rinuncia di Stegal rischiavano di essere compromesse dalla mia prestazione. Cavara era sparito dalla mia vista e chissà se qualche altro atleta mi aveva superato! Passi che butti via le mie gare singole, ma rovinare le aspettative di chi crede in me no!! Ho cercato subito di resettare questi brutti pensieri, almeno fino al punto spettacolo, dove avrei saputo i danni che avevo causato. Via senza errori la 5°, la 6° fino alla discesa del punto spettacolo. Remo mi incita: poco più di 3 minuti di distacco dal primo e sono terzo (ma non so dietro chi) e urla "Vai! Vai! che gli altri sbaglieranno e il quarto è molto staccato!" Rincuorato penso solo ai consigli di Marco e li seguo alla lettera. Penso anche a Stefano, che sarà in gara anche lui con l'altra staffetta UL. La seconda parte di gara è più dura e più difficile...non sbaglierò più, se non 5/10 secondi su due lanterne (considerati errori per Thierry ma bruscolini per me) ma sono veramente alla frutta e mi sembrava di andare veramente lento. Ho scorto per un attimo, andando dalla 12 alla 13, una tuta del Trent-O ma non ne ero sicuro. All'inizio della salita è sparito subito dalla mia visuale...sarà stato lui il secondo?? O Remo intendeva dire che ero terzo dietro ai ticinesi e al Cus Bologna? Quindi magari anche lui mi aveva ripreso e presto arriveranno gli altri...Di Stefano, Cipriani...risultato: ho tirato alla morte. Ero proprio al limite. Trovata la 14 mi rimanevano solo la 15 e la 100, ma erano ancora lontanissime! Attacco la 15 cercando la via più sicura: forse è stata qui la mossa vincente. Solo 5 secondi di errore e mi butto in costa per arrivare al prato. Oramai sta "finendo" e in lontananza vedo alcuni atleti che corrono verso la 100. Corro in apnea, non riuscirei neanche più a guardare la cartina. Comincio a sentire gli incitamenti dei miei compagni e non mi sembrano incitamenti "dovuti". Non sono quelle urla che si fanno così, solo per far sembrare meno faticoso l'ultimo sprint. Mi sembra di sentire "primo!".... come primo??? Ma com'è possibile? Oddio non è che non le ho fatte tutte? La mente vacillava e la vista pure: non riesco nemmeno a dare "un cinque" a quello proposto da Remo, come se Federer ciccasse la pallina in una battuta! Lo sprint è una salita infinita e i numerosi "dai Oscar!" ad un certo punto mi hanno fatto credere di avere un avversario proprio a ridosso, come Lari con Remo. Brucio le ultime energie senza voltarmi: non ne avevo le forze. Taglio il traguardo e punzonando il finish come se fossi un naufrago che tocca la terra, gelo gli entusiasmi dei miei compagni "aspettate che scarico il chip: non sono sicuro di averle fatte tutte!". Mi tremavano le gambe mentre avvicinavo la mano alla stazione. Dopotutto come avevo potuto recuperare se non saltando una lanterna? Come facevo a scusarmi? Potevo almeno mantenere la mia posizione e arrivare terzo! Sono pochissimi secondi che mi sono sembrati minuti di tortura. Al segno di "si, è tutto ok" faccio segno con il pollice. Via è finita veramente. Altre urla gioiose di Remo e Marco, mentre io stavo cercando di riprendermi e lentamente realizzavo cosa era successo. Remo aveva avuto ragione: i miei due diretti avversari avevano commesso degli errori che sono costati il primo posto e senza accorgermi li avevo superati e battuti. Remo come me è al suo primo titolo italiano, quindi era felicissimo. Marco era al suo secondo titolo, più numerosi podi, ma secondo me ha gioito come se fosse stato il primo. Io ho impiegato qualche minuto per capire il tutto, un po' per la fatica e un po' perchè non lo credevo veramente possibile. Alla vigilia avrei fatto carte false per un posto sul podio, ma addirittura il gradino più alto. Ops scusate il secondo gradino, dato che gli svizzeri erano inarrivabili. Ma quando mai mi capiterà una giornata simile? E quando potrò salire ancora sul podio in compagnia del mitico Maddalena? Sicuramente mai più, ma oggi è andata così. E' andata bene... grazie Stefano, Marco e Remo...i miei compagni di staffetta.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

grande oscar!!!
:-)

Azzurri MTB-O ha detto...

Fantastico!

Anonimo ha detto...

Grandi tutti e SuperOscar!!

Anonimo ha detto...

Ciao Oscar, come tu hai scritto io sono abbonato al podio; è vero, sono contento, mi piacciono queste gare vissute minuto per minuto e mi divertono molto, lasciandomi un'emozione che dura per qualche giorno in attesa della successiva gara. Ma la cosa che più mi fa felice è vedere la gioia di coloro che assaporano per la prima volta un risultato inaspettato. Ieri pensavo a quanta gente UL è salita sui vari podi con me: tu avevi le stesse emozioni del Battelli di passo Coe! credo che, vincere sempre con la stessa squadra alla fine diventi monotonia e quasi un obbligo! Chissà come andrà a Monte Moira, ma intanto anche tu potrai sentirti dire: "già campione italiano..."

Anonimo ha detto...

Grande Campione! Congratulazioni!

E lascia stare con i ringraziamenti a me: hai avuto un grande coraggio, hai "assorbito" gli errori, non ti sei lasciato andare e hai spinto ancora. E hai vinto proprio dove pensavo che avresti potuto avere la meglio (sono un tatticone!).

Adesso sarete tutti "campioni italiani in carica" quando arriverete al traugardo e ci sarò io ad aspettarvi. Poi "già campioni", a meno che a Monte Moria... :-)

Galimba ha detto...

Grazie dei complimenti, ma io ho fatto solo quello che dovevo fare. Senza i consigli di Marco e il supporto morale al punto spettacolo, magari avrei finito per combinare qualche altro errore. Un gran bel weekend, nonostante il freddo ho sentito il calore di tanti amici. Un grazie anche a Giorgio 4gatti, per aver condiviso la fatica del sabato e per la fortuna di averlo incontrato domenica: il fatto di averlo incrociato mi ha fatto fare una scelta azzeccata (Giorgio: questo è azimut-marketing!!!). Un grazie ai miei compagni di campeggio: sempre organizzatissimi ed è un vero piacere stare in loro compagnia.

Anonimo ha detto...

bravo Oscar e bravi Remo e Marco. Una bella,grande soddisfazione. Una abbraccio, a presto

Beppe Magenes

Anonimo ha detto...

Voglio essere cattivo: dalla Germania sono tornati i due volti della medaglia.... chi ha gioito e chi ha pianto. Di che umore potrà essere Carlo?

Galimba ha detto...

Cavoli per Carlo mi dispiace! Un disastro totale non è spiegabile con una carenza tecnica. In Germania ho appurato che Carlo oltre a essere velocissimo è anche forte tecnicamente. Alcuni punti difficili da attaccare e da trovare sono stati fra i suoi tempi migliori. Non si può fare questo se non si è bravi. Chiedete ad Alberto. Il problema è psicologico. Ogni tanto stacca la mente dalle gambe e corre come Forrest Gump, da una parte all'altra della cartina.

Anonimo ha detto...

Infatti nell'individuale ha fatto un garone... addirittura alla seconda lanterna era sul podio!

Andrea ha detto...

Bravi ragazzi!!! Complimenti!

Grande Oscar, sono il Cavara che era scomparso dalla tua vista e che andando alla 55 stava giá pensando a che bello sarebbe stato arrivare in testa.....maledetta 55!!!! sono stato veramente un fesso, anzi alla milanese, un pirla!!! :-)

comunque la sfida continua...vedremo il prossimo anno!!

ciao a tutti!! e ci si vede a qualche gara
Andrea Cavara

Anonimo ha detto...

Complimenti anche a voi... correre da favoriti e gufati da Stegal non è facile; ed un grazie anche alla 55...

Galimba ha detto...

Grazie dei complimenti, alla maledetta 55 sono stato preciso perchè Marco mi aveva consigliato di stare attento all'ultima lanterna, e così ho fatto. Una scelta più sicura non potevo fare, anzi me la sono trovata ancora prima delle mie aspettative: ho seguito le carbonaie in fila e ci sono quasi arrivato addosso. Chi l'avrebbe pensato che sarebbe stata la lanterna decisiva (qualcuno si!!)
ciao

Anonimo ha detto...

"qualcuno si"... :-)

Complimenti ad Andrea, a Massimiliano e a Francesco anche per la grande sportività. Sono convinto che vi toglierete ancora tante soddisfazione coi master (e non consideratela una gufata...)

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma "quel qualcuno" non sei tu: quando sei passato di là tutti erano già arrivati...