martedì 11 agosto 2009

5 giorni in Boemia










Una bella trasferta con delle gare veramente “toste”. Siamo stati fortunati con il clima ed è stata una vacanza da ricordare. I terreni dell’alta Boemia si sono rivelati molto ostici ed i tracciati massacranti e difficili. Ricordandomi della 5 giorni del 2003 mi sono iscritto comunque in M40A, una categoria nella quale difficilmente avrei potuto arrivare intorno a metà classifica. La concorrenza ed il livello, per noi italiani, erano troppo forti e, a meno che non si scelga una categoria più abbordabile, si rischiava di prendere delle sonore batoste. Per quanto mi riguarda ho avuto degli alti e bassi, però ho trovato le gare veramente difficili, soprattutto l’ultima tappa dove in alcuni punti stavo impazzendo, trovandomi a pochi metri dalla lanterne e nella condizione di non vederle. I tracciati mi sono sembrati ottimi, con delle fasi alterne di velocità e tecnica, con alcuni punti di attacco impossibili. Dopo la prima gara mi sono chiesto come avrei fatto ad arrivare in fondo alla 5 giorni perché ero distrutto, ma poi incredibilmente la stanchezza non si è fatta sentire più di tanto, anche se ho patito i crampi in un paio di occasioni. Forse il merito è stato delle succulenti cene con la ottima birra Pilsner e le gite suggerite dai Manfrin e Roberto. Un grazie di cuore a loro che ci hanno scarrozzato parecchie volte per raggiungere delle mete turistiche interessanti. Casa Italia era rappresentata dalla loro tenda sul campo gara: un ottimo rifugio visto le alte temperature.
Ale ha pazzamente affrontato la M21A, con anche delle distanze intorno ai 14 kmsf ma comportandosi più che degnamente, specie nella caccia finale. Roberta è stata costretta a scendere di categoria portandosi in C (che comunque era ancora una categoria non paragonabile a quelle che normalmente trova in Italia). Ester ha combattuto nella W35A, migliorandosi nelle due tappe finali e facendo registrare un parziale in una lanterna uguale al mio! Io avevo corso come un matto per non farmi battere, commettendo però un piccolo errore. Stelvio ha affrontato una categoria più giovane e si lamentava sempre dei suoi errori che rovinavano completamente le sue gare. Roberto era alla sua prima esperienza internazionale e alla fine è migliorato mettendosi dietro un po’ di gente più quotata ed esperta. Infine Eugenio e Nadia, che si sono comportati bene, soprattutto Eugenio che si è piazzato ottavo nella classifica finale…bisogna però dire che si sono risparmiati un po’ scegliendo qualcosa di più abbordabile rispetto alle loro possibilità! Dovevano continuare le loro vacanze fino a Berlino e quindi non era logico ammazzarsi di fatica.
Le note dolenti: come riscontrato nell’esperienza precedente anche quest’anno abbiamo trovato una certa lentezza, e in alcuni casi proprio cafonaggine, nell’essere serviti ai ristoranti. Sembrava quasi che ci facessero un piacere a cucinarci il cibo, e che proprio la sfortuna aveva portato dei clienti italiani nel loro ristorante. Solamente nell’ultima serata siamo stati colpiti dall’oramai inusuale cordialità della cameriera. Ed infine il regolamento della 5 giorni: una formula strana, dove i distacchi inflitti alla fine non si è capito come venissero tramutati in punteggi che a loro volta rivenivano tramutati in secondi per la partenza a caccia, dove logicamente non si poteva sbagliare e non si poteva scartare la propria prestazione.

Nessun commento: