venerdì 21 agosto 2009

Argovia


Questa è l’immagine del temporale che sabato mattina ci ha accolto in Ticino mentre andavamo alla 3 giorni di Argovia. Visibile a centinaia di km. di distanza ci aveva fatto temere due giorni di bruttissimo tempo ed invece siamo stati fortunati come in Boemia. Nei pressi del Gottardo già era uscito un po’ di sole e poi dopo il tunnel abbiamo trovato delle temperature quasi più da pianura padana che le classiche dell’altipiano svizzero. Come al solito tutto era organizzato benissimo, anche se il prezzo è decisamente caro, soprattutto se paragonato a quello che avevamo speso dieci giorni prima! Un’altra nota dolente è stata la nostra prima gara (HAK): veramente facile, con poche scelte dato che partendo in coda avevamo oramai dei solchi da seguire. Le uniche difficoltà si sono rivelate con delle lacune nel disegno della carta, con alcuni particolari mancanti (per esempio: con 5 radici presenti ne venivano segnate solamente 2 e questo ha creato gli stessi problemi a tutti noi). Ne è venuta fuori quasi una campestre, anche se lenta, tipo le nostre ultime sprint, e la consapevolezza che comunque il movimento svizzero è veramente tosto e sa adeguarsi a qualsiasi terreno. Non commento i risultati delle donne 50! La mia gara è stata quasi perfetta e la velocità non male se paragonata al vincitore dell’HAL (un campione del mondo junior…) che confermava la lentezza complessiva del terreno, eppure ho preso una bella batosta dai primi e non solo da loro…però Alberto ha appurato che comunque era gente titolata, sembra moooolto titolata! Per pochi secondi sono riuscito ad avere lo scalpo del Dipa e ho contenuto il distacco da Alberto entro i limiti, anche a causa di un suo errore. Roberta si era difesa con onore in DAK: consideriamo che siamo sempre in Argovia! La partenza a caccia mi vedeva partire un minuto dietro al mito e forse a causa di questo “fiato sul collo” ha cominciato con una partenza a razzo con dei parziali notevoli. Io dopo una nottata senza il cuscino (dimenticato a casa) mi sono ritrovato con un fastidioso torcicollo e la gara compromessa, anche se domenica non sarei mai riuscito a prendere Ale, neanche con la mia migliore condizione: ottavo piazzamento di giornata per lui e a pochissimi secondi dalla quinta! E qui è un notevole risultato indubbiamente! Si è lasciato dietro anche Alberto, che in Argovia di solito si scatena nella gara a caccia ma che ha dovuto fare gara solitaria a causa dei notevoli distacchi. Ora mi attendono le vacanze al mare…ci si sente da una decina di giorni. Spero di riuscire a non perdere la condizione attuale: sarebbe un peccato, con tutta la fatica fatta in questi ultimi due mesi!

martedì 11 agosto 2009

5 giorni in Boemia










Una bella trasferta con delle gare veramente “toste”. Siamo stati fortunati con il clima ed è stata una vacanza da ricordare. I terreni dell’alta Boemia si sono rivelati molto ostici ed i tracciati massacranti e difficili. Ricordandomi della 5 giorni del 2003 mi sono iscritto comunque in M40A, una categoria nella quale difficilmente avrei potuto arrivare intorno a metà classifica. La concorrenza ed il livello, per noi italiani, erano troppo forti e, a meno che non si scelga una categoria più abbordabile, si rischiava di prendere delle sonore batoste. Per quanto mi riguarda ho avuto degli alti e bassi, però ho trovato le gare veramente difficili, soprattutto l’ultima tappa dove in alcuni punti stavo impazzendo, trovandomi a pochi metri dalla lanterne e nella condizione di non vederle. I tracciati mi sono sembrati ottimi, con delle fasi alterne di velocità e tecnica, con alcuni punti di attacco impossibili. Dopo la prima gara mi sono chiesto come avrei fatto ad arrivare in fondo alla 5 giorni perché ero distrutto, ma poi incredibilmente la stanchezza non si è fatta sentire più di tanto, anche se ho patito i crampi in un paio di occasioni. Forse il merito è stato delle succulenti cene con la ottima birra Pilsner e le gite suggerite dai Manfrin e Roberto. Un grazie di cuore a loro che ci hanno scarrozzato parecchie volte per raggiungere delle mete turistiche interessanti. Casa Italia era rappresentata dalla loro tenda sul campo gara: un ottimo rifugio visto le alte temperature.
Ale ha pazzamente affrontato la M21A, con anche delle distanze intorno ai 14 kmsf ma comportandosi più che degnamente, specie nella caccia finale. Roberta è stata costretta a scendere di categoria portandosi in C (che comunque era ancora una categoria non paragonabile a quelle che normalmente trova in Italia). Ester ha combattuto nella W35A, migliorandosi nelle due tappe finali e facendo registrare un parziale in una lanterna uguale al mio! Io avevo corso come un matto per non farmi battere, commettendo però un piccolo errore. Stelvio ha affrontato una categoria più giovane e si lamentava sempre dei suoi errori che rovinavano completamente le sue gare. Roberto era alla sua prima esperienza internazionale e alla fine è migliorato mettendosi dietro un po’ di gente più quotata ed esperta. Infine Eugenio e Nadia, che si sono comportati bene, soprattutto Eugenio che si è piazzato ottavo nella classifica finale…bisogna però dire che si sono risparmiati un po’ scegliendo qualcosa di più abbordabile rispetto alle loro possibilità! Dovevano continuare le loro vacanze fino a Berlino e quindi non era logico ammazzarsi di fatica.
Le note dolenti: come riscontrato nell’esperienza precedente anche quest’anno abbiamo trovato una certa lentezza, e in alcuni casi proprio cafonaggine, nell’essere serviti ai ristoranti. Sembrava quasi che ci facessero un piacere a cucinarci il cibo, e che proprio la sfortuna aveva portato dei clienti italiani nel loro ristorante. Solamente nell’ultima serata siamo stati colpiti dall’oramai inusuale cordialità della cameriera. Ed infine il regolamento della 5 giorni: una formula strana, dove i distacchi inflitti alla fine non si è capito come venissero tramutati in punteggi che a loro volta rivenivano tramutati in secondi per la partenza a caccia, dove logicamente non si poteva sbagliare e non si poteva scartare la propria prestazione.

domenica 2 agosto 2009

Val Cavargna











Uno splendido week end passato facendo trekking tra Plesio e il lago di Lugano. Parecchi i km. percorsi ma senza affaticarci molto. Parecchi i sentieri in mezzo a dei faggeti con alcuni intervalli e dei panorami su delle vallate incredibilmente ancora selvagge. Organizzato da degli amici dell'hash è stata un'ottima scelta. Ottima anche la sistemazione nel "bed & breakfast Valcavargna" a S. Bartolomeo di Cavargna. Economico e nuovissimo, una colazione abbondante e con il proprietario veramente gentile e disponibile: ci ha pure stampato la situazione meteorologica della mattinata! Lo consiglio! Unici nei: la segnaletica che è stata lacunosa in alcuni tratti (dove abbiamo dovuto sfoggiare doti orientistiche per ritrovare il giusto sentiero), alcune frane che hanno ostacolato non poco il nostro cammino, e la grandinata presa nel secondo giorno! Tutto il resto è filato liscio, dalla compagnia agli splendidi panorami. E' stato anche un buon allenamento per la prossima settimana di gare in Boemia, dove cercherò di non arrivare ultimo in M40.