lunedì 30 marzo 2009

Villarbasse


Forse la mia miglior gara sotto la pioggia. Fisicamente ho retto bene la distanza anche se, confrontando l’andatura tenuta da Alberto (prima del suo grosso errore) e la mia era chiaro che da lui avrei beccato almeno 15 minuti. Qualche errore qua e là, ma non mi lamento anche della mia tecnica, considerando che ha piovuto per tutta la gara, e di solito ho problemi con gli occhiali. Pur avendo la scala a 15.000 il disegno era nitido e si leggeva tutto benissimo. A parte alcuni punti tecnici il tracciato era abbastanza abbordabile da tutti, però forse il fatto di poter correre forte per varie parti della cartina ha indotto all’errore parecchi atleti. La più grossa difficoltà è stata la scelta dei sentieri per cercare di far meno strada. Certe volte non ho minimamente pensato di tagliare: il bosco in alcuni tratti era veramente difficile da attraversare. Sono curioso di vedere gli split per confrontare la velocità, soprattutto nella tratte di corsa più lunghe, e spero di verificare che le mie sensazioni in gara erano buone e non un’illusione. Da menzionare il primo ritiro di Remo nella sua lunga carriera e la bella prestazione del Dipa. Un peccato per gli organizzatori che il brutto tempo abbia provocato una scarsa partecipazione alla “Mission orienteering”. Penso che anche le premiazioni siano state abbastanza boicottate. Anch’io, pur essendo riuscito incredibilmente a salire sul podio, ho rinunciato. E’ una cosa triste e poco gratificante per chi ci lavora da tanto tempo, ma questo oramai accade sempre più spesso, soprattutto se si trova brutto tempo, la gara è una long e parecchi atleti provengono da fuori regione. Molte volte si dovrebbe obbligare tanti compagni di viaggio (che magari hanno altri impegni o semplicemente sono molto stanchi) a rimanere per le premiazioni, ma non ci si sente in grado di farlo. L’unica esigenza in quel momento è di raggiungere casa al più presto. Quando si hanno centinaia di km. di guida che ti aspettano è difficile aspettare qualche ora per la premiazione di un tuo amico, e allora si cerca di delegare. Chi di noi ha mai provato sentirsi dire: “ma tu resti per caso fino alle premiazioni?? Non potresti ritirarmi il premio che io purtroppo devo scappare?” Forse bisognerebbe considerare il fatto di cercare di velocizzarle, quando è possibile, ma so che gli organizzatori si trovano sempre con un mucchio di lavoro da svolgere, da dividere poi in poche persone e sempre sperando che non nascano ulteriori problemi con le classifiche. Ieri ho picchiato violentemente il ginocchio ma già oggi fa meno male. Spero sia nulla di grave

mercoledì 25 marzo 2009

Mag 100

Adesso capisco perchè vince!
Visto che non sarei andato a Tarzo per la Coppa Italia, ho dato la mia disponibilità per aiutare l’organizzazione della maratona di Seregno. Servivano circa 500 volontari che presidiassero tutti gli incroci lungo il percorso che si snodava attraversando 14 paesi. In contemporanea alla maratona si svolgeva anche la 100 km. Stesso percorso ma da ripetere due volte, più un po’ di km. all’interno del parco di Monza. Ho potuto toccare con mano le difficoltà nell’organizzare un evento del genere. Infatti credo che non tutto sia filato liscio e qualche pecca è stata riscontrata forse per il fatto di avere due grandi manifestazioni (anzi quattro in verità) in contemporanea. Aggiungiamo l’inesperienza di qualche persona al seguito della maratona (Mi viene in mente l’episodio dove un’addetta al percorso indicava ai due keniani in testa di entrare nella pista ciclabile per fare un sottopasso…ma un motociclista si era posizionato proprio all’entrata della pista e bloccava l’accesso! Cos’ì i due oltre a fare un paio di metri di dislivello in più non hanno potuto vedere il cartello che indicava i 35 km. oppure la mancanza dei cartelli ogni km. per indicare la distanza percorsa, che ha provocato qualche disguido agli atleti. Io ho seguito in bici tutta la seconda parte della maratona e sono rimasto impressionato dal ritmo sostenuto dai keniani. Negli ultimi 5 km. il mio Garmin mi dava un passo quasi sempre sotto i 3’ al km. eppure hanno concluso in 2 h. e 20’, che non è un tempo strabiliante per loro. Probabilmente nella prima parte il forte dislivello e il vento hanno condizionato notevolmente la prestazione. Dalle due del pomeriggio sono andato a Biassono dove gli amici del Deportivo avevano allestito un gazebo e dovevamo presidiare una rotonda fino al passaggio dell’ultimo atleta della 100 km. Devo dire che è stata una noia mortale! A parte i primi passaggi, la maggior parte si trascinava con gran fatica o camminava. Tanto di cappello a chi è riuscito a finirla, però non concepisco questo tipo di manifestazione. Camminare per tutta la giornata in mezzo a 14 paesi, con magari tanto traffico che ti corre a fianco non mi sembra molto bello. Meglio allora una ultra marathon in montagna. Uno che ha corso per tutta la 100 km è stato un noto orientista. Avevo letto la lista dei partecipanti alla maratona ma non quella dei pazzi della 100 e quindi ignoravo la sua presenza. Quando me lo sono visto arrivare non lo credevo possibile: “Beppe che ci fai qui???” La risposta del master lombardo, vincitore al Parco dei Colli, è stata “Mah…sono qui per farmi un giretto!” Ha concluso la gara con il tempo di 10 h. e 56’ piazzandosi naturalmente in…in 100 esima posizione!!

domenica 15 marzo 2009

week end




Dopo la bella promozionale, con solo curve di livello, organizzata domenica scorsa a Cavallasca, il week end proponeva un doppio appuntamento: a Cannero si festeggiava il compleanno di Paolo e oggi prima prova del trofeo Lombardia, con una middle a Parco dei Colli. Sinceramente mi sono divertito in tutte e due le gare, anche se oggi ho combinato dei gran disastri. I tracciati fatti da Stefano nel centro storico di Cannero hanno avuto l’elogio da parte di una ventina di amici. Un misto di tratte obbligate e alcune lanterne score che mi hanno messo in difficoltà in un paio di punti. Il centro storico è stato veramente carino… come vorrei che fossero sempre così! Sono partito con l’intento di non affaticarmi, dato che il giorno dopo avremmo dovuto compiere la fatica della prima vera gara lombarda, e forse per questo motivo non ero proprio al massimo della concentrazione: al via me ne sono andato senza ritirare la cartina! Meno male che mi trovavo tra gli ultimi partenti, perché tutto ciò ha ovviamente provocato ilarità tra gli ultimi rimasti…per il resto è filato tutto liscio, con la vittoria del Kaiser sul Dipa e terzo il sottoscritto, che per un errore si è visto infilare nelle ultime due lanterne da Alessandra (per poco non recuperava il minuto che ci separava). La 100 era rappresentata da una trombetta che attestava l’arrivo, se ovviamente si aveva ancora fiato per soffiarci dentro! Festa finale con una favolosa torta per i suoi primi quarant’anni! (che disdetta…passa di categoria sperando di faticare un po’ meno ed invece da quest’anno è stata tolta!!)Parco dei colli è stato meno “rovoso” del solito ma di certo non meno impegnativo. Una gara disastrosa la mia. Penso la più brutta degli ultimi tre anni. Forse ne ho combinate di peggiori da qualche altra parte, però avevo la scusante delle difficoltà tecniche o di una giornata veramente brutta (tipo Beigua). Oggi non era particolarmente difficile, ma dopo le prime tre lanterne ho cominciato ad andare in crisi ed è stato un susseguirsi di errori, con l’apice toccato andando alla 6. Non credo di aver cominciato troppo forte. E’ stata una giornata no, partita già male andando ad Almè: il fatto di perdersi nei paraggi di Bergamo è stato il preludio della mia gara. Nel primo pomeriggio siamo finiti a casa di Farah che si è fatta in quattro per cucinarci un ottimo pranzo. Nel tardi pomeriggio ho fatto in tempo a vedere su rai sport il campionato italiano di cross, con l’ottimo 9° posto assoluto di Andrea Seppi! (e il 2° nella categoria under 23). Un notevole risultato, a riprova dei suoi progressi a livello atletico che spero si tramuteranno in qualche bella sorpresa ai mondiali, almeno nella prova sprint…e a pare mio non è l’unico che si potrà esprimere a livelli moooolto alti! Chi lo sa. Magari tra qualche mese arriverà dall’Ungheria un articolo del nostro Stegal con il titolone: Fantastico!

martedì 3 marzo 2009

Firenze




Week end a Firenze. Per il campionato sprint il mio fisico poteva sopportare la distanza di soli 4 km, anche se corsi tutti d’un fiato. Diverso è stato per la gara cittadina nel centro storico. Ho ancora dolori alle gambe e soprattutto alle ginocchia. E’ proprio vero che non si può improvvisare, anche se (sulla carta) le gare non sono state tremende. Qualcuno ha potuto prepararsi al meglio, durante questo rigido inverno, e ha tirato veramente fino all’ultimo metro, conscio del fatto che, avendo fatto una gara senza sbavature, se la sarebbe giocata sul filo dei secondi. Dal punto di vista orientistico mi sarei aspettato di più da queste due gare, ma oramai per il futuro mi adeguerò. Senza pretendere da queste gare alcuna difficoltà, mi resteranno in mente le parole di Marco: bisogna prenderle per quello che sono, e comunque sono un buon allenamento. Certo… guardando le cartine e il video di Remo viene da chiedersi se forse è stata migliore la sua scelta di andare in Germania, però mi sarei perso la gioia di Alberto al suo primo titolo, e che titolo!! Mica si è lasciato dietro quattro gatti (scusa Giorgio & family… non era un allusione a voi). Ora vorrei riprendere gli allenamenti, ma faccio fatica pure a camminare! Mi sa che continuerò a pigliare batoste. Già domenica a Cavallasca, dove le difficoltà saranno completamente diverse, si prospetta una dura gara.