domenica 30 novembre 2008

Montichiari e festa del Lanternino


Piacevole sorpresa oggi a Montichiari. Alla fine, con la festa del Lanternino il CRL ha pensato di premiare tutti i campioni italiani del 2008 e quindi era compresa la nostra staffetta M35!
Premiazioni lunghissime che il neo speacker Dipa, drogato da Crozza e senza patente, ha cercato di velocizzare al limite delle possibilità delle due veline tumizine. Alla fine tutti contenti, beh....forse no...qualche strascico il trail-o lo lascia sempre!
Le gare: comincia a piovere proprio prima di partire. Il mio lancio viene dato ai 10 minuti e subito capisco che il regolamento, già difficile da interpretare appena letto, farà diventare la gara un terno al lotto. Se Besana è stata difficile questa avrà l'ottanta % di squalificati! Decido di cominciare a fare quelle più a Nord e di studiare il percorso e le lanterne da scartare man mano che punzono. Un po' di sbagli e mi ritrovo in circa 20 minuti nella zona a Sud della cartina e nel frattempo avevo deciso cosa già si poteva scartare, anche se a freddo ho notato che il mio giro non è stato dei migliori e si poteva fare molto meglio. Parecchi hanno criticato la formula di gara, però il mio giudizio è stato positivo. A me personalmente serve per cercare di ragionare durante la gara e di restare sempre concentrato. Ho realizzato che probabilmente il tempo sotto i 40 minuti si poteva fare. Ho percorso 5,7 km. in poco più di 34'. Le ultime 8 lanterne le punzono in compagnia di Remo (che corre forte...non mi spiego come mai abbia ogni tanto dei cali fisici!) praticamente in un fiato. All'arrivo non pensavo che ci saremmo classificati tra i primi. Il mito invece mi strabatte, però prima di partire avevamo deciso che con questa formula non contava per il calcolo degli scalpi di quest'anno...forse intuivo il pericolo!
Molti gli squalificati, soprattutto in alcune categorie (il 100%!!).
Trail-O: continua la mia allergia per queste gare. Non sono un tecnico delle descrizioni punto e quindi non interpreto bene il tracciatore, però rimango del parere che questo tipo di competizione rimane sempre troppo sotto l'ombra di giudizi soggettivi e le polemiche, a cui ho assistito alle poche gare alle quali ho partecipato, mi convincono sempre più di questo. Rimane poi il fatto che organizzarre un trail-o dopo il centro storico e la festa del lanternino è un'ulteriore mazzo per la società, in questo caso del Tumiza. Io rimango sempre perplesso anche quando mi spiegano i miei errori. Se dovessi rifare lo stesso giro tra due mesi probabilmente li commetterei comunque. Un bravo invece a chi riesce a fare quasi en plein, e visto che sono quasi sempre i soliti, mi viene da pensare che il mio giudizio sul trail-o è sbagliato.
Fine stagione...ora Stephen mi vuole portare sugli sci....vedremo!!

lunedì 24 novembre 2008

Montemerlo - Canonica


Dopo la corsa impegnativa di Sabato ci si ritrova per una Long negli avallamenti di Canonica. Una delle gare più dure della mia stagione. Complice forse l'affaticamento del giorno prima, e anche la mia scarsa condizione, ho finito la benzina alla sedicesima lanterna. Un pecorso duro ma bello, per quel che può riservare la cartina. Grave handicap per quelli che non avevano le chiodate: come ha detto Carenini "meno male che so sciare..."
Il dislivello l'ho sentito tutto e duramente ed è stato un vero peccato, perchè fino a metà gara mi ero difeso abbastanza bene, sopra le mie aspettative. Alla 25esima ho avuto dei problemi di vista, con la cartina che mi risultava completamente sfuocata e mi sembrava che il cerchietto si muovesse. Un grazie a Federica che mi ha offerto un bicchiere d'acqua all'arrivo...poi mi sono buttato sul ristoro, ingurgitando ogni cosa!! Spero che gli utimi abbiano trovato ancora qualcosa...altrimenti sapete con chi dovete prendervela! Chissà cosa sarebbe successo se questo pazzo clima avesse anticipato di un giorno le sue bizzarrie....
Il mio Garmin alla fine mi ha dato più di 10 km. In certe tratte ho forse preferito allungare la strada su qualche sentiero, per non incapparre in qualche sorpresa, e altre volte ho voluto tagliare...ma le uniche cose che si potevano tagliare erano alcune piante cadute e parecchi rovi...ma con un macete in mano!! Non avrò mai esperienza a sufficienza per fare delle considerazioni giuste durante una gara. Lo noto sempre troppo tardi, quando oramai la scelta è stata fatta.

domenica 23 novembre 2008

Venezia


Piacevole e divertente gara lo scorso weekend a Venezia. Al contrario di altri percorsi, quello del'M35 è stato un mix di velocità e tecnica. Alcune tratte (poche per la verità) sono state condizionate dalla solita folla di turisti. Una stupenda e calda giornata ha richiamato veramente tanta gente, e la buona volontà dei tracciatori di segnare in cartina le strade più affollate, non è stata sufficiente. Chi è partito presto è stato avvantaggiato come al solito, ma almeno nella mia categoria non ha di certo stravolto la classifica. Per quanto riguarda la mia prestazione posso solo dire che mi sono divertito e avrei potuto fare molto meglio, se avessi avuto una condizione migliore. Ho resistito per 30/40 minuti e dopo mi sono accorto che le energie mi stavano lentamente lasciando. Forse avevo cominciato troppo forte e l'ultimo ponte mi è sembrato il Mortirolo. Ho avuto dolore alle gambe per tutta la settimana! Ottimo invece il weekend turistico con visita alla collezione di Guggenheim con annessa mostra di Cardazzo, pranzo alla mensa dei ferrovieri e serata finita all'osteria Mascaron. Pernottamento in uno stupendo appartamento, del 1.600 se non erro, scovato e affittato da Jo. Una colazione infinita e vasca Jacuzzi, di cui stupidamente non ho approfittato facendo una veloce e fredda doccia in palestra!

lunedì 10 novembre 2008

Una domenica al funerale


Visto le mie condizioni fisiche attuali, rinuncio a provare la mezza maratona di Sesto e ritorno al classico appuntamento dell’happy hour di Cuceglio. Il titolo del post è stato ispirato da una frase di Lucia C.: oramai oggi è il funerale di questa cartina! Un peccato…spero che la rinnovino. E’ sempre stato un piacere ritornare sulle colline moreniche, anche forse a causa del famoso ristoro: insuperabile! La long di 10,4 kmsf m’incute un po’ di timore ma appena 10 minuti dopo aver preso in mano la cartina capisco che oggi forse qualche scalpo (soprattutto quello del mito) lo prendo, nonostante non stia andando forte. La gara è in concomitanza con quella di Lissone. Peccato: sarebbe stata perfetta per Alberto, che ha preferito fare il centro storico lombardo tracciato dall’amico Giorgio (con cui mi scuso per aver bidonato la sua gara…).
E’ stata una gara velocissima e non difficile, a parte la lanterna 8 che ha causato notevoli problemi a tutti: qualcosa da quelle parti non quadrava proprio, ed il tracciato del mio Garmin me lo ha confermato. I verdi erano completamente cambiati ed un sentiero era completamente sparito, inghiottito dai rovi. Oramai si sa che la cartina è vecchia ma non lamentiamoci: un anno alla “3 Tage” dell’Argovia si è corso su di una cartina vecchia di 6 anni e oggi, come quella volta, mi sento di commentare “si vede che ultimamente il verde 3 qui è stato molto di moda”. Per noi è un problema. Per gli svizzeri è solo un discorso sul cercare di adattarsi ai cambiamenti.
Alla fine Michele C. è volato ad una media di 4:30 dando un distacco abissale a tutti. Sullo stesso percorso si è cimentata la mia stessa categoria (M35) dove Angelo ha strapazzato tutti, ma lui stesso è stato staccato di 11 minuti da Michele! Io non dico quanto distacco ho preso…mi limito a dire che sono stato battuto di misura da Fabio, Roberto M. e dal futuro campione elite Samuele. Però ho lasciato alle spalle il mito e Carlo C. …. e mi sa che, se fosse stato presente, anche Remo sarebbe finito dietro!
Ora la stagione sta per finire ma manca Venezia ed altre due gare. Giovedì forse si fa il giro in notturna del Bolettone (sperando in una splendida luna piena). Se qualcuno è interessato vi ragguaglierò prossimamente.

Beigua

Scrivo a mente fredda sulle gare di settimana scorsa. Sinceramente mai mi sono trovato a mio agio sulle cartine liguri, ma quello che è successo domenica mi ha costretto a “subire” l’onta del secondo ritiro della mia vita. Il primo era accaduto per un colpo di calore parecchi anni fa. Il secondo invece perché ho avuto paura di non tornare più al ritrovo. Una giornata con un clima infame: pioggia, vento e nebbia, collegati poi ad una cartina difficile ed ostica, hanno reso la gara tra le più tecniche dell’anno. I tracciati poi… sono stati tra gli artefici di numerosi abbandoni, come il mio. Non voglio essere polemico nel dire che non bisognerebbe fare questo tipo di gara, anzi…onore a chi è riuscito a portarla a termine. E’ una vittoria anche per l’ultimo arrivato. Ma andiamo con ordine…
Sabato Prà Riondo ci accoglie con una splendida giornata ma io non sono al meglio fisicamente a causa di un problema avuto nella notte. Decido comunque di partire (senza strafare) e per quattro lanterne vado precisissimo anche se, come avevo preventivato, ero sicuro che avrei finito subito la benzina. Infatti commetto un erroraccio sulla scelta per le due lanterne successive, compromettendo la gara….ma va bene così. Ci rifugiamo, dopo mezz’oretta di strada, nell’appartamento affittato dai gentilissimi e ben organizzati amici della Punto Nord, nei pressi dell’Eremo del Deserto, vicino ad Apicella. Una bella serata passata in compagnia con un’ottima e rifocillante cena e crollo subito nel sonno più profondo in cinque minuti.
Il mattino dopo si capisce subito che le previsioni meteo erano state azzeccate. Alla perfezione! Salendo verso il Beigua un temporale ci accompagna per tutta la strada, facendomi immaginare che avrei fatto una pessima gara. Oramai è una costante: con la pioggia non ho mai fatto grandi prestazioni. Mi perdo subito alla prima…alla seconda…bene alla terza (ma oramai sono già passati più di 25 minuti!) ed il capolavoro lo combino andando alla 4. In cartina non mi ricolloco più. Vado a zonzo per 20 minuti, senza trovare un particolare che mi dica dove sono e accompagnato solo da un totale silenzio, se non il rumore della pioggia e di un debole vento. Cercando di ritornare alla 3 sono oramai convinto che sono uscito fuori carta. Prima la bussola mi dice che sto andando in una direzione e due minuti dopo mi ritrovo girato di 180°. Comincio a temere che il famoso campo magnetico del Beigua, di cui Samuele mi aveva parlato un paio di ore prima, esista veramente. La scarsa visibilità, che sarà stata di 20 metri, gli occhiali appannati ed il freddo che cominciavo a sentire mi convincono ad abbandonare, o meglio a cercare la via del ritorno…perché non sono poi così sicuro di sapere dove andare. Comincio a salire, andando un po’ in costa e dopo una decina di minuti scorgo la sagoma del norvegese che aveva il mio stesso percorso, anche se in MA. Finalmente capisco dove sono e nonostante il week end andato male, sono contento di essere ritornato (intendo: solo del lato orientistico, per il resto è stata una bella gita in compagnia!) Un grazie agli amici della Punto Nord per l’ospitalità.
Una gara d’altri tempi, una gara alla Mario.